• CRAS Trento
  • Il Centro di Recupero Avifauna Selvatica
  • Il centro

    Accoglie -in un ambiente idoneo e tranquillo- gli esemplari appartenenti all'avifauna selvatica feriti ed in difficoltà a causa di incidenti o di malattie, nonché i nidiacei privi delle cure parentali; i soggetti, curati e riabilitati alla vita selvatica, sono quindi reintrodotti nel loro ambiente naturale.

    Realizzato dal Servizio Foreste e Fauna della PAT e gestito dalla LIPU, il Centro offre un servizio di assistenza e conservazione dell'avifauna selvatica ai cittadini e costituisce un valido riferimento per le attività di educazione ambientale, anche grazie all'apertura al pubblico dell'area didattica, ove sono state allestite alcune voliere che ospitano alcuni volatili irrecuperabili alla vita selvatica in condizioni di assoluto rispetto degli stessi.

    Le richieste di intervento giungono al CRAS dagli stessi cittadini, dagli operatori forestali, dal personale di vigilanza: gli operatori LIPU si occupano del recupero e del trasporto degli esemplari rinvenuti allo studio veterinario convenzionato e quindi al Centro.

    Gli uccelli feriti sono tutti sottoposti a visita veterinaria: dopo la formulazione della diagnosi e delle indicazioni terapeutiche inizia il periodo di degenza al CRAS. All'atto del ricovero ogni esemplare viene iscritto in un apposito registro e viene compilata una scheda informativa che contiene tutti i dati conosciuti sull'esemplare. La scheda integra i dati di un database che segue gli standard operativi comuni a tutti i Centri di Recupero della LIPU.

    Al termine del periodo di degenza e cura in apposite voliere, segue un periodo di riabilitazione al volo all'interno di due tunnel di 12 e 24 m realizzati all'interno del CRAS. È necessario infatti che il contatto delle specie ricoverate con l'uomo sia ridotto al minimo per preservare la "selvaticità" dei soggetti detenuti, già stressati per la condizione di forzata "cattività". La funzione didattica del CRAS aiuterà a far capire che alcuni nostri comportamenti negativi nei confronti della fauna selvatica, ritenuti "normali", possono essere facilmente corretti. La liberazione degli esemplari conclude l'intervento di recupero ed è il momento emotivamente più importante che corona il lavoro degli operatori e volontari.

    Il responsabile del CRAS

    Responsabile e Coordinatore del Centro è Sergio Merz, Delegato della Sezione Trentina della LIPU, che provvede alla formazione degli Operatori e segue personalmente tutte le operazioni relative al recupero ed alla riabilitazione dei soggetti ricoverati. A tal fine si avvale della collaborazione dei volontari della LIPU.

    Staff e volontari

    Gli Operatori del CRAS sono Silvia Nones, Gaetano Mazza, Elisa Merz e Laura Tomasi. Si occupano della gestione ordinaria giornaliera del Centro, aperto sette giorni su sette. Una risorsa importantissima sono inoltre i nostri volontari, che con passione ci aiutano soprattutto nel periodo primaverile/estivo, quando il numero degli animali consegnati cresce esponenzialmente. Per diventare volontari è necessario iscriversi alla LIPU e seguire un periodo di formazione individuale presso il Centro.



    Un team di veterinari

    Gli esemplari recuperati, prima di essere ricoverati, sono sottoposti alla visita di veterinari specializzati nella cura dell'avifauna selvatica, i quali provvedono, altresì, a sottoporli alle terapie necessarie e ad eventuali interventi chirurgici. Lo Studio Veterinario al quale la LIPU e la PAT fanno riferimento dal luglio 2008 è: Animal Care - Dir. San. Dott. Diego Sebastiani - Via Palermo 19/4 - Trento.

    La storia

    Il Centro Recupero Avifauna Selvatica (CRAS) è stato istituito dalla Provincia Autonoma di Trento ai sensi della L.P. 9.12.1991 n. 24 e successive modifiche. La gestione, regolata da un'apposita Convenzione, è stata affidata alla LIPU dal Servizio Foreste e Fauna.

    Il recupero della fauna selvatica non cacciabile e protetta è stato operato, in passato, dalla Sezione di Trento della LIPU in applicazione di Convenzioni annuali stipulate con il Servizio Faunistico della PAT, ed in collaborazione con il Centro di Ecologia Alpina, utilizzando, per il ricovero dei nidiacei e degli esemplari da recuperare, gli spazi forniti dai volontari dell'associazione. Allo scadere della Convenzione per il 2002 le attività di recupero sono state affidate a strutture esistenti fuori provincia, in attesa della realizzazione di un Centro di Recupero adeguato alle necessità.

    Dal 1° settembre 2004 il Servizio Foreste della PAT ha nuovamente incaricato la LIPU di gestire il Centro Recupero della Fauna Selvatica Protetta di Trento, già allestito a Candriai. Dall'estate del 2007 la struttura ha sede a Trento presso il Dosso di San Rocco a Villazzano.

    Il ruolo della Provincia Autonoma di Trento

    La L.P. n. 24/91 e successive modifiche, che detta le norme per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio della caccia, dispone che "l'Amministrazione Provinciale ha il compito di provvedere alla cura ed alla riabilitazione della fauna selvatica rinvenuta ammalata o ferita, per la successiva reintroduzione nel territorio della provincia di Trento".

    Il Servizio Foreste e Fauna, che ha assunto dal dicembre 2003 le competenze del Servizio Faunistico, ha incaricato quindi la LIPU di gestire questa attività, relativamente alla cura e riabilitazione della sola avifauna selvatica.

    Riferimenti normativi

    L.P. 9 dicembre 1991 n. 24 e successive modifiche; Determinazioni del Dirigente del Servizio Foreste e Fauna della PAT n. 649 del 2.9.2004, n. 350 del 29.6.2005, n. 59 del 16.2.2007.

    Dove si trova e quali spazi utilizza

    Il CRAS si trova all'ingresso del "Bosco della città" e precisamente al Dosso di San Rocco a Villazzano di Trento: si estende su un'area di circa 4.500 mq e si compone di voliere per l'attività didattica, di uno spazio per l'educazione ambientale, sale nursery e di rieducazione, voliere per la degenza e di due tunnel per la riabilitazione al volo. Completano la logistica uno spazio per l'accettazione e la registrazione degli esemplari ricoverati ed una sala per la preparazione e la conservazione degli alimenti.

    Le finalità

    Cura, riabilitazione e recupero degli uccelli feriti o in difficoltà

    Gli esemplari recuperati, prima di essere condotti al Centro, sono visitati dal veterinario, sottoposti ad un esame clinico generale ed eventualmente a controllo radiografico e ad intervento chirurgico. Al termine dell'intervento veterinario gli esemplari (per ognuno dei quali viene predisposta una scheda con le terapie da eseguire) sono affidati al Centro per la degenza e la riabilitazione. Superata la fase di degenza, si inizia quella di riabilitazione alla vita selvatica e quindi si provvede alla liberazione negli habitat di origine.

    Rilevazione delle cause di ricovero ai fini della conservazione

    L'esame delle patologie rilevate fornisce importanti indicazioni sulle misure di conservazione da adottare sui territori interessati: è importante, quindi, raccogliere le maggiori informazioni possibili sulle circostanze e sullo stato di salute degli esemplari al momento del ritrovamento.

    In base alle esperienze maturate possiamo affermare che le cause di ricovero sono da ascrivere soprattutto a traumi di varia natura, impatti contro cavi e linee elettriche, urti contro vetrate, investimenti stradali, avvelenamento da diserbanti e concimi chimici, malattie debilitanti; meno comuni, ma non rari, sono i ricoveri dovuti ad atti di bracconaggio (ferite da arma da fuoco). Spesso ci vengono affidati in custodia giudiziale, inoltre, esemplari di uccelli illegalmente detenuti a fini di uccellagione. Si tratta per lo più di passeriformi e fringillidi catturati con il "vischio" applicato su rametti, una sostanza collosa che imbratta le penne di questi piccoli uccelli, i quali, nello spasmodico tentativo di liberarsi possono subire gravissime menomazioni.

    Il successo dell'intervento di soccorso è strettamente connesso alla brevità del tempo intercorrente tra il ritrovamento dell'esemplare bisognoso di cure e l'avvio delle operazioni di recupero. Da maggio ad agosto, inoltre, sono ricoverati numerosi nidiacei, caduti dal nido e molto spesso consegnati alle nostre cure da ignari passanti, non consapevoli che i loro genitori provvedono ad alimentare i piccoli anche a terra.

    Liberazione nelle aree di provenienza

    Per quanto possibile gli esemplari che ne hanno necessità sono liberati nel luogo di ritrovamento, una volta accertata l'effettiva idoneità alla reintroduzione in natura, compatibilmente con le opportune considerazioni di carattere protezionistico.

    Opportunità didattico-educative

    L'esistenza di un Centro di Recupero rappresenta, soprattutto per i più giovani, un'occasione importante per avvicinarsi in modo costruttivo alla dimensione più naturale del nostro rapporto con la fauna selvatica: il contatto, anche se fugace ed attraverso feritoie schermate, con una specie in precedenza osservata solo alla TV, migliora noi stessi nel confronto con la natura, poiché ne ricaviamo un messaggio positivo, mirato alla conservazione. È però fondamentale temperare la nostra curiosità, che non deve fare dimenticare le esigenze di tranquillità e di riservatezza di cui hanno diritto gli esemplari in degenza.

    Gli ospiti del Centro

    In base alla Convenzione stipulata con il Servizio Foreste e Fauna della Provincia Autonoma di Trento, il CRAS può accogliere tutte le specie selvatiche di uccelli rinvenute sul territorio provinciale. Fanno eccezione i piccioni di città, per i quali gli interventi di recupero sono di competenza del Servizio Ambiente delle Amministrazioni Comunali.

    La convenzione con Trentino Trasporti

    È attiva una Convenzione con Trentino Trasporti: qualora ne ricorrano le condizioni - ed in accordo con gli Operatori del CRAS - gli uccelli selvatici feriti o inabili al volo potranno essere inviati al Centro di Recupero affidando gli esemplari, riposti in scatole forate per l'areazione, al personale viaggiante di Trentino Trasporti Esercizio.

    Le attività

    Sono molteplici, oltre a quelle strettamente legate alla gestione del CRAS, possono essere così distinte:

    • di conservazione;
    • di denuncia;
    • di comunicazione e divulgazione;
    • di partecipazione al Comitato Faunistico Provinciale;
    • di partecipazione al Tavolo di Confronto tra le associazioni ambientaliste e la PAT;
    • di partecipazione al Coordinamento delle associazioni ambientaliste trentine;
  • Hai trovato un volatile in difficoltà?
  • Prima di tutto va valutato l'effettivo pericolo

    Per molti uccelli, è naturalmente prevista una fase in cui i nidiacei sono seguiti dai genitori a terra. In quella fase non sanno volare, quindi sembrano in difficoltà ma non lo sono. In questo caso è bene lasciare il nidiaceo alle cure parentali.

    Chiamare il CRAS prima di recuperare l'animale

    In questo modo possiamo provare a valutare insieme la situazione.

    Quando recuperare un volatile selvatico

    • Se si notano evidenti problemi, come ad esempio ferite, piumaggio danneggiato, impossibilità a reggersi sulle zampe, eccetera;
    • Se l'animale si trova in un luogo pericoloso, come una strada;
    • Se si tratta di un rondone: infatti questo uccello, una volta finito a terra, non riesce a ripartire senza un aiuto.

    Primo soccorso

    • Mettere l'animale in una scatola chiusa e forata (affinché passi dell'aria);
    • L'animale selvatico non va toccato e stressato, metterlo al sicuro e tranquillo è la cosa più importante da fare;
    • Contattare il CRAS e concordare telefonicamente l'orario di consegna del volatile;
    • Se l'animale viene recuperato a fine giornata (dopo le 18:00 il nostro cellulare è spento), non c'è bisogno di alimentarlo. Al massimo si può provare a bagnare il becco dell'uccello per farlo bere, ma è più importante tenerlo tranquillo fino al mattino;
    • Per il bene dell'animale, evitare il "fai da te" tentando di allevarlo in casa: spesso al CRAS arrivano animali con problemi anche gravi, perché detenuti e/o alimentati erroneamente. Tenere e curare un animale selvatico in casa, oltre ad essere illegale e punibile per legge, è rischioso per la vita dell'animale selvatico stesso.
  • Contatti
  • Quando trovarci

    Siamo reperibili tutti i giorni ai seguenti numeri e orari:

    • 0461 931481 dalle 8:00 alle 12:00; dalle 14:00 alle 17:00
    • 340 2491886 oppure 340 2424237 dalle 8:00 alle 18:00

    Area didattica

    Ogni sabato e domenica dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 17:00 è possibile visitare la nostra area didattica.

    Per comunicare con noi

    • Potete contattarci all'indirizzo email trento@lipu.it
    • Per restare sempre aggiornato sulle nostre attività, seguici su Facebook
    • Chiunque abbia interesse a iscriversi alla nostra newsletter comunichi il proprio recapito di posta elettronica all'indirizzo e-mail trento@lipu.it indicando come oggetto "newsletter".

    Dove siamo

    Il CRAS si trova a Trento, in Via al Bosco della Città n.10

  • Educazione ambientale
  • Il progetto

    Nasce con l'intento di trasmettere ai ragazzi i concetti base dell'educazione ambientale in modo diretto e coinvolgente; per vivere la natura, non solo osservarla.

    La LIPU è stata tra le prime associazioni in Italia ad entrare nelle scuole con progetti di educazione ambientale. Le attività sono rivolte a diverse fasce scolastiche oltre che ad un pubblico adulto, adattando i contenuti secondo le esigenze delle classi e degli insegnanti.

    I progetti sono proposti principalmente a scuole elementari e medie, ma possono adattarsi a anche a classi delle scuole superiori e gruppi di adulti o misti come famiglie. L'educazione ambientale è una delle missioni della Lipu. È la chiave per fronteggiare la crisi ecologica e lo strumento per promuovere la conoscenza, il rispetto, l'amore verso la natura.

    Di seguito vengono elencate alcune delle attività proposte. Siamo disponibili anche alla creazione di progetti su misura, personalizzati in base alle richieste dei docenti e alle necessità degli studenti.

    Clicca qui per scaricare la brochure informativa

    Corso birdwatching

    Introdurre alle tecniche base per il riconoscimento degli uccelli in natura. Sono previste due lezioni frontali di tre ore e un'uscita sul campo per mettere in pratica le conoscenze acquisite durante la lezione frontale.

    Corso riconoscimento tracce

    Fornire gli strumenti necessari per un corretto riconoscimento di tracce e segni lasciati dalla fauna locale. Sono previste due lezioni frontali di tre ore e un'uscita sul campo per mettere in pratica le conoscenze acquisite durante la lezione frontale.

    Laboratorio mangiatoie

    Le mangiatoie sono uno strumento utile per osservare ed aiutare gli uccelli nel periodo invernale. Attraverso questo laboratorio impareremo a costruirle e capiremo come far sì che vengano frequentate. È prevista una lezione frontale, una lezione pratica e un'uscita sul campo.

    Laboratorio nidi e cassette nido

    Avvicinamento al mondo dei nidi e delle cassette nido artificiali, utilizzate dagli uccelli in primavera per nidificare. Ogni volatile ha le sue preferenze per quanto riguarda luoghi e materiali. Questo laboratorio servirà ad imparare qualcosa sugli uccelli partendo dalla loro origine: il nido. È prevista una lezione frontale, una lezione pratica e un'uscita sul campo.

  • Diventa socio LIPU
  • Le quote associative

    Possono essere versate direttamente presso la sede, oppure tramite bonifico bancario intestato alla Sezione LIPU Trento presso la Cassa Rurale di Trento,
    codice IBAN IT 60 J083 0401 8040 00003733427 indicando nella causale il proprio nome, cognome e indirizzo (nome, cognome, data di nascita, indirizzo).

    L'iscrizione comprende l'abbonamento annuale alla rivista trimestrale "Ali Notizie" o "Ali Giovani".

    Ricordiamo che è anche possibile iscriversi direttamente al CRAS.

    Principali quote annuali di iscrizione

    Ordinario25€
    Sostenitore35€
    Benemerito65€
    Special170€
    Club Grandi Amici della LIPU500€
    Famiglia ordinario40€
    Famiglia sostenitore55€
    Junior (0 - 14 anni)18€
    Giovanile (15 - 18 anni)18€
    Classe scolastica35€

    Ringraziamo anticipatamente chi voglia effettuare una donazione al CRAS di Trento.
    Le donazioni alla LIPU sono deducibili in base alla L. 460/97 sulle Onlus (460/97).

  • Galleria fotografica
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